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Oscar Wilde: THE RISE OF HISTORICAL CRITICISM: (part 19)

Still, though we miss in the historian those higher and more practical qualities which the philosopher of the Academe alone of all men possessed, we must nit blind ourselves to the merits of that great rationalist who seems to have anticipated the very latest words of modern science. Nor yet is he to be regarded merely in the narrow light in which he is estimated by most modern critics, as the explicit champion of rationalism and nothing more. For he is connected with another idea, the course of which is as the course of that great river of his native Arcadia which, springing from some arid and sunbleached rock, gathers strength and beauty as it flows till it reaches the asphodel meadows of Olympia and the light and laughter of Ionian waters.

Kostas E. Tsiropoulos: IL MISTERO DELLA NOSTALGIA

Passa il tempo trascinandoci tutti verso la nostra uscita da questo mondo. E mentre ci trascina, talvolta con violenza e talvolta teneramente, ci accorgiamo che lasciamo dietro di noi le tracce della nostra esistenza – ricordi luminosi, ricordi oscuri. E da questi ricordi emerge ogni tanto, specie durante le nostre estati [greche], un inebriante profumo di nostalgia. Lo inspiriamo, lo viviamo rivivendo questi resti del nostro passato, e raramente ci meravigliamo che l'uomo disponga di questa spesso dolorosa capacità di rievocare i ricordi, che genera in lui il dolore discreto della nostalgia.

Giacomo Leopardi: DISCORSO SOPRA LA BATRACOMIOMACHIA

Quando, dopo aver letta qualche opera di autore sconosciuto, la troviamo interessante e degna di osservazione, siamo tosto spinti dalla curiosità a ricercarne lo scrittore. Avendone rilevato il carattere dall'opera stessa, bramiamo avere un nome a cui applicarlo. Ci duole d'ignorar quello di una persona che c'interessa, e di dover lodare e stimare un Essere anonimo e sconosciuto. Forse il suo nome non ce lo farebbe conoscere più di quello che può fare l'opera stessa, ma noi crediamo di essere abbastanza informati intorno ad uno scrittore, quando ne sappiamo il nome. Riguardo alle opere antiche, questa curiosità va ancora più avanti.

Giacomo Leopardi: COMPARAZIONE DELLE SENTENZE DI BRUTO MINORE E DI TEOFRASTO VICINI A MORTE

Io non credo che si trovi in tutte le memorie dell'antichità voce più lagrimevole e spaventosa, e con tutto ciò, parlando umanamente, più vera di quella che Marco Bruto, poco innanzi alla morte, si racconta che profferisse in dispregio della virtù: la qual voce, secondo ch'è riportata da Cassio Dione, è questa: «O virtù miserabile, eri una parola nuda, e io ti seguiva come tu fossi una cosa; ma tu sottostavi alla fortuna»

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