LA SOCIETÀ ARCHEOLOGICA DI ATENE

Quando lo stato greco fu fondato nel 1830, dopo la Guerra di indipendenza, i primi governi dovettero affrontare immediatamente gravi problemi quali l'economia, la pubblica amministrazione e l'istruzione. E si doveva naturalmente risolvere anche il problema degli antichi tesori del paese che nel corso dei secoli erano stati saccheggiati e distrutti dai trafficanti di antichità. Tuttavia il Servizio per le antichità non aveva personale sufficiente e non era in grado di vigilare sulle antiche vestigia, così il 6 gennaio 1837, su iniziativa di un cospicuo mercante di nome Konstantinos Belios, un gruppo di studiosi e di uomini politici fondarono la Società archeologica di Atene con l'intento di identificare, ricostruire e restaurare le antichità della Grecia.

Nei primi tempi i presidenti e i segretari della Società erano uomini politici e diplomatici il cui entusiasmo era tale che nonostante la scarsità di fondi - infatti la Società era finanziata interamente con le sottoscrizioni dei membri e con donazioni volontarie e non riceveva alcuna assistenza dallo stato - riuscirono a realizzare molti ambiziosi progetti quali gli scavi dell'Acropoli, il restauro del Partenone e gli scavi del teatro di Dioniso, il restauro dell'Odeon di Erode Attico e della Torre dei Venti, tutti in Atene.

Fino al 1859 la Società si trovò in condizioni finanziarie così precarie che era costantemente sul punto di crollare. In quell'anno divenne segretario della Società l'eminente studioso ed epigrafista Stefano Kumanudis e occupò quella carica fino al 1894. Con la sua competenza, la sua mente metodica e la sua energia ridette vita alla Società e su sua iniziativa furono intrapresi scavi su vasta scala in Atene ( il Ceramico, l'Acropoli, la Biblioteca di Adriano, la Stoà di Attalo, il Teatro di Dioniso, l'Agorà romana), in altre parti dell'Attica (Ramnunte, Thorikos, Maratona, Eleusi, l'Anfiareo, il Pireo), in Beozia (Cheronea, Tanagra, Tespie), nel Peloponneso (Micene, Epidauro, Laconia), e nelle Cicladi. Intanto la Società fondava alcuni grandi musei in Atene i quali furono successivamente fusi e formarono il Museo archeologico nazionale.

A Kumanudis successe Panaghiotis Kavadias, ispettore generale delle antichità (1895-1909, 1912-1920), il quale continuò l'opera del suo predecessore con immutata energia, presiedette a campagne di scavi in altre regioni della Grecia - Tessaglia, Epiro, Macedonia e le isole (Eubea, Corfù, Cefalonia, Lesbo, Samo e le Cicladi) - e fondò numerosi musei in città delle provincia. A Kavadias successero tre professori universitari, Giorgio Ikonomos (1924-1951), Anastasio Orlandos (1951-1979) e Giorgio Mylonas (1979-1988). Sotto la loro direzione la Società continuò le attività archeologiche nonostante le difficoltà causate dalla seconda guerra mondiale e dalle sue conseguenze, che ne ostacolarono le attività per un lungo periodo.

Come ente culturale indipendente, la Società archeologica è in grado di coadiuvare lo stato nell'opera di protezione, miglioramento e studio delle antichità greche. Quando necessario, intraprende la direzione e l'esecuzione di grandi progetti: questo è accaduto in anni recenti con gli scavi eseguiti in Macedonia e in Tracia, e in passato con opere di restauro di vaste proporzioni.

Una parte considerevole dell'opera della Società è costituita dall'editoria. Pubblica tre titoli annui: Praktikà tis Archeologikìs Eterias (Atti della Società archeologica) (dal 1837) contenenti dettagliati rapporti sugli scavi e sulle ricerche eseguiti in tutte le regioni della Grecia; la Archeologikì Efimerìs (Gazzetta archeologica) (dal 1837) contenente articoli su vari aspetti delle antichità greche e rapporti sugli scavi; e Ergono tis Archeologikìs Eterias (Lavoro della Società archeologica) (dal 1955), pubblicata ogni maggio, con brevi rapporti sugli scavi. Mentor è un periodico trimestrale diretto dal segretario generale e costituito soprattutto da brevi articoli sulla Grecia antica e sulla storia dell'archeologia greca, oltre che da notizie sulle attività della Società.

Oltre ai periodici vi è una collana di libri intitolata Biblioteca della Società archeologica di Atene: si tratta di monografie su argomenti archeologici e rapporti su scavi, soprattutto quelli eseguiti dalla Società.

La Società è diretta da un consiglio di amministrazione costituito da undici membri eletti ogni tre anni dai membri riuniti in consiglio generale. Ogni anno, verso maggio, il segretario generale del consiglio di amministrazione fa un rapporto delle attività svolte dalla Società nei dodici mesi precedenti.

 

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